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La ruota fa davvero la differenza?

recensione di Walter "PESCECANE"  Cassese

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Da quando pratico il triathlon ho avuto modo di cambiare e provare vari cerchi, dall’alto al basso profilo, carbonio o alluminio, cuscinetti a sfera o in ceramica! Una coppia di ruote può esaltare o addirittura stravolgere il carattere di ogni bicicletta, incidendo su aspetti cruciali quali la reattività, il peso e l’aerodinamica.

L’IMPORTANZA DEL PROFILO E DELLA MESCOLA

La scelta tra ruote ad alto o medio/basso profilo e carbonio o alluminio dipende dall’utilizzo principale a cui sono destinate e a mio parere anche alle condizioni climatiche.

In inverno uso prevalentemente ruote a basso profilo in alluminio con copertone da 28, anche se più pesanti (ottime in allenamento) con l’accoppiata di un copertone grande permettono un buon comfort e in caso di strade dissestate grazie alla loro robustezza ci assicurano (si spera) il rientro a casa.

Nel resto della stagione e in special modo nelle granfondo e nelle uscite con tanta salita prediligo ruote in carbonio a basso profilo con tubeless o copertoncino. Nell’ultimo periodo, nello specifico, ho avuto modo di provare le BONTRAGER AEOLUS XXX2 TLR DISC.

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1300 grammi scarsi per aggredire ogni salita, ogni rampa che vi trovate davanti con una sicurezza e una rigidità pressoché totale. La versione che ho usato per lo ZONCOLAN è quella con il copertoncino e devo dire che mi hanno davvero catturato il cuore! Affidabili, leggere, silenziose e scorrevoli, da qualsiasi angolazione le prendiate queste nuove Aeolus XXX hanno classe e prestazione da vendere. Il profilo è da 28 ed il canale interno da 21, che permette l’uso di un pneumatico da 25 ma proverò anche al 28mm….sicuramente un salotto a due ruote!

I componenti interni DT Swiss sono una garanzia e si dimostrano veloci e affidabili in ogni circostanza. Montate con Pirelli PZero TT devo dire che anche sul dritto non hanno nulla da invidiare a ruote di medio/alto profilo.

Certo l’alto profilo fa figo, rende la bici molto più cattiva…guardate un po' la differenza! Ahahahah

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Però su salite oltre il 5-6% cominciate a pagare la figaggine a discapito di una minor maneggevolezza e reattività. Certo poi sul piatto si fanno sentire quando superate i 35 km/h ed inoltre vanno meno fuori centro rispetto a ruote di pari livello a basso profilo, sono più robuste e proprio perché il cerchio è più alto ha maggiore portanza e i raggi vengono stressati meno.

Le ruote ad alto profilo infatti le uso prevalentemente nelle gare e sulla bici da crono, però, se c’è vento laterale forte la guida della bicicletta può essere più difficile (soprattutto con l’alto profilo anteriore). Il vantaggio aerodinamico può annullarsi fino a diventare controproducente.

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Va in ogni caso detto che ovviamente non esiste LA ruota migliore in assoluto: ognuna ha caratteristiche costruttive particolari, sintetizzabili nei classici “pro e contro”, che prima dell’acquisto il ciclista dovrà valutare attentamente, in base alle sue esigenze e all’utilizzo che normalmente fa della bicicletta. Ovviamente anche il portafoglio incide molto sulla scelta, e a volte fa veramente la differenza!

Altro dato importante, nel mio caso, è la ruota per fremo a disco. Le bici con freno a disco sono mediamente più pesanti di quelle con freno tradizionale. Perciò, per risparmiare qualche grammo, è lecito ragionare su profili più bassi.

In conclusione
S
icuramente noi “amatori” non riusciremo mai a sfruttare a pieno le caratteristiche di una ruota, ma per quanto mi riguarda, sento molto la differenza tra una tipologia e l’altra e nel caso di lunghe pedalate con parecchio dislivello posso dire di aver notato la effettiva differenza! Però, se vogliamo dotarci di un’unica coppia di ruote per tutto l’anno e da usare su ogni percorso, un profilo ideale c’è secondo me, soprattutto se parliamo di bici per freno a disco: si tratta delle ruote in carbonio con profilo compreso tra 30 e 40, massimo 45 mm. Leggere e rigide quanto basta, belle dal punto di vista estetico, valide sotto l’aspetto aerodinamico, gestibili con una certa facilità su ogni percorso e in ogni condizione atmosferica…insomma due piccioni con una fava!

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